V E N E Z I A SOCIETA' di MUTUO SOCCORSO fra CARPENTIERI e CALAFATI "…
dal 1867, promuove il mutuo soccorso e la
solidarietà sociale a Venezia …" |
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SMSCC:le radici di una solidarietà ultracentenaria. Le antiche corporazioni di mestiere della
Repubblica di Venezia, dopo un lunghissimo periodo di fiorente attività
sviluppatasi sotto la protezione e la rigida vigilanza dello Stato, fra il
1806 e il 1807, con l’annessione del Veneto al napoleonico Regno d’Italia, in
nome della libertà economica vennero tutte soppresse ed i loro patrimoni
incamerati dal Demanio per essere poi venduti a privati e dispersi in mille
destinazioni. Trascorso mezzo secolo, memori della scola picola dei Calafai de l’Arsenal
(calafati) dalla cui Mariegola
(libro matricola e statuto custodito fino al 1920) trassero gli insegnamenti
sul governo dell’Arte e sulla solidarietà fra i lavoranti, un buon
numero di operai navali, sullo slancio di quanto già stava accadendo in molte
altre città Italiane (dove numerose fiorivano le Società di Mutuo Soccorso),
ritennero utile che anche a Venezia tornasse ad esistere un’associazione
mutualistica con il duplice obiettivo di riprendere l’antica operosità e di
reciprocamente sostenersi nelle avversità. Il 24 marzo 1867 in contrada San Pietro di Castello, calle San Gioachin, si
tenne una prima assemblea cui parteciparono sia coloro che esercitavano la
professione negli squeri privati sparsi per Venezia, sia chi ancora lavorava
negli scali dell’Arsenale, con lo scopo di dare vita ad una Società di Mutuo
Soccorso. La redazione di un Regolamento eseguita il 1° aprile 1867 pose le basi per il futuro
miglioramento dell’ordinamento provvisoriamente adottato. Trascorso un anno, ed avendo la Società
continuato a progredire, radunatosi prima il Consiglio il giorno 20 marzo
1868, e poi l'Assemblea Generale il successivo 30 agosto, ad unanimità di
voti venne stabilito che il Regolamento si considerasse abolito, venendo
invece approvato il nuovo Statuto, posto in vigore quello stesso giorno. Concretizzatasi nel frattempo la volontà
del socio onorario Cav. Giuseppe Tonello, veneziano di nascita ma dimorante a
Trieste, il 17 febbraio 1869 la Società riceveva in donazione la proprietà
dello squero situato in contrada San Pietro di Castello, fondamenta San
Isepo. Uno “squero da sotil” (per piccole barche), le cui rendita vennero destinate
al sostentamento della Società. Si pervenne al 1893, quando l’allora
Presidente Luigi De Bei, comprese che si sarebbero potuti conseguire maggiori
vantaggi se il Sodalizio avesse legalmente affermato la propria costituzione.
Ciò era infatti consentito dalla Legge 15 Aprile 1886 - no. 3818, ancora oggi
in vigore, che stabiliva scrupolosamente i diritti e i doveri delle Società
di Mutuo Soccorso. Superate non poche difficoltà organizzative, nella seduta
del 2 Aprile 1898 l’Assemblea Generale dei soci approvava la costituzione
legale della Società, ed al rogito notarile veniva allegato il primo Statuto
organico. Il 2 aprile 1899 il regio Tribunale civile di Venezia decretava la
personalità giuridica del Sodalizio. Conclusa la prima guerra mondiale,
nonostante l’avvento del regime fascista, la Società non venne soppressa né
venne distrutto il suo patrimonio storico. Riuscendo a farsi riconoscere
quale Corporazione di mestiere, essa continuò a perseguire con tenacia i
principi di solidarietà che le erano stati affidati nel 1867. La necessità di
aggiornare alcuni articoli, offrì l’occasione per una modifica dello Statuto
sociale, che venne approvata il 22 marzo 1929. Conclusasi anche la tragedia della seconda
guerra mondiale, fondata la Repubblica Italiana, il Sodalizio pervenne finalmente
a celebrare con grande solennità, il giorno 16 aprile 1967, il suo primo
centenario di vita. Nel frattempo il patrimonio immobiliare della Società si
era venuto ulteriormente ampliando, con l’acquisizione di tre appartamenti e
di due magazzini, che uniti alla rendita derivante dal Lascito “G. Tonello”,
permetteva il rafforzarsi di quella indipendenza economica, elemento
indispensabile per continuare ad operare concretamente. La profonda trasformazione sociale che si
manifestò nel nostro Paese a partire dalla fine degli anni ‘70 non lasciò
indifferente la Società, così che l’Assemblea Generale dei soci convocata il
giorno 8 marzo 1980 approvò all’unanimità il testo del secondo Statuto, che
si apriva definitivamente all’accoglimento di tutte le categorie di
lavoratori di ambo i sessi. Affluendo nel tempo numerose socie, alfine, nella
riunione di Consiglio del 7 novembre 1986, Sandra Tagliapietra veniva eletta
quale prima Presidentessa nella storia della Società. Nel corso degli anni ’90 la Società
impegnava le proprie energie per rafforzare il ruolo organizzativo del
C.RE.VE.S.MU.S. (Comitato Regionale Veneto Società di Mutuo Soccorso),
fondato allo scopo di aggregare fra loro i numerosi Sodalizi veneti. Nello
stesso tempo veniva avviata anche una profonda riorganizzazione della
gestione del patrimonio immobiliare, che sfociava in un aumento complessivo
della redditività tale da permettere una attenta ed assidua assistenza verso
i soci in stato di bisogno o di malattia. Giunta alla fine degli anni ’90, mentre
cresce la necessità di una generale riforma del sistema della sicurezza
sociale, l’approvazione del D.L. 4 dicembre 1997, n. 460 sancisce il ruolo
differente ed originale svolto dalle Società di Mutuo Soccorso nei confronti
del variegato panorama nazionale dell’associazionismo non-profit. (Onlus, Ipab, Cooperative, Associazioni, Fondazioni). L’Assemblea
Generale dei soci, convocata il giorno 23 maggio 1998, approva all’unanimità
le modifiche che daranno vita alla terza edizione dello Statuto, così da
poter continuare l’attività mutualistica nel rispetto delle nuove
direttive. Nel 1999, sul filo della chiusura del
secolo, preceduto da un forte e variegato dibattito interno, si pongono le
basi per la rimodulazione del servizio di Assistenza Sanitaria Integrativa (da cui l’acronimo ASI), al fine di tornare ad
offrire ai soci un programma di assistenze caratterizzato dall’osservanza
delle tipologie di sussidi rispondenti al dettato della citata Legge
3818/1886. Proseguendo con successo sulla strada della gestione del
servizio ASI, con il crescente miglioramento dell’offerta delle prestazioni
inquadrate all’interno di un bilancio mutualistico in equilibrio. Di pari
passo, mentre il programma permanente di beneficenza conosceva una continua
evoluzione sul piano della qualità delle elargizioni, anche le attività
accessorie, specie quelle a carattere culturale e didattico, hanno
subìto un crescente e significativo impulso. Dal 2008 viene attivato il servizio di Micro Credito
Sociale. L’idea che la Società potesse adagiarsi sui già
lusinghieri successi non appartiene alla cultura dei soci. Il Capitolo ha
quindi affrontato una tematica assai spinosa di questi tempi, dove anche una
piccola spesa può essere la causa di un serio dissesto del bilancio familare. Il MicroPrestito
permette al socio di ottenere una piccola somma, senza alcuna garanzia reale,
e di rimborsarla in piccole rate. Nel corso del 2017 entra in vigore il
Codice del Terzo Settore, nel quale sono espressamente richiamate anche le Società
di Mutuo Soccorso. Il Sodalizio quindi abbraccia immediatamente questa
positiva novità che gli consente l’iscrizione al RUNTS e con esso anche l’accesso
al 5x1000. Il 1° marzo 2022 la Società ha tagliato il
traguardo di 155 anni di ininterrotta attività dalla fondazione. Fortemente
consapevoli di una tradizione che affonda le proprie radici in tempi così
antichi da aver ormai attraversato tre secoli, con grande serenità, fiducia e
speranza guardiamo al futuro, pronti a incontrare le nuove sfide che
verranno. |
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